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Intervista agli sviluppatori di The Bridge

  • Immagine del redattore: Antonio Spagnuolo
    Antonio Spagnuolo
  • 17 ott 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


Dopo la recensione di The Bridge, abbiamo fatto due chiacchiere con Ty Taylor, il suo sviluppatore. Ecco cosa ci siamo detti!

NAH: The Bridge è un puzzle game "fuori dagli schemi", come ti è venuta l'dea?

Ty Taylor: Il mio desiderio era quello di realizzare un gioco dove il giocatore potesse controllare la gravità. Mentre pensavo a come poter sviluppare questa idea, mi tornavano continuamente in mente i lavori di M. C. Escher – uno dei miei artisti preferiti, che ha influenzato molto lo sviluppo di The Bridge. Quando ho deciso di realizzare il gioco come una sorta di platform ambientato nei quadri di Escher, ho capito come dovesse essere sviluppato.

NAH: Pensiamo che questo gioco sia perfetto per la natura ibrida di Nintendo Switch, è stato difficile portare il gioco sulla nuova console Nintendo?

Ty Taylor: Dopo aver creato la versione PC di The Bridge, effettuare il porting su Switch è stato abbastanza semplice. Abbiamo adattato i controlli alla nuova console, ma a parte questo, il gioco è molto simile alla versione PC, per cui non abbiamo fatto una grande fatica.

NAH: Cosa ne pensi di Nintendo Switch, cosa ti piace e cosa ti piace meno?

Ty Taylor: Mi piace il concept che c'è dietro ad una console come Nintendo Switch. Poter avere una console di questa potenza da portare con te, è davvero una valore aggiuntivo da non sottovalutare.

NAH: Effettuerai il porting di altri giochi?

Ty Taylor: Assolutamente si! Stiamo pensando di portare su Nintendo Switch Tumblestone il prossimo mese.

NAH: Cosa ne pensi della scena indie, che ha subito un forte incremento negli ultimi anni?

Ty Taylor: Mi piace l'aria d'innovazione che hanno portato gli sviluppatori indipendenti. Nelle produzioni AAA, ci sono molti sequel e contenuti poco innovativi, creati solo per vendere, vendere e vendere. I giochi indie, grazie alle loro idee originali, stanno cambiando il mondo di pensare ai videogiochi delle persone.

Grazie Ty per averci concesso questa intervista. Speriamo che i nostri lettori apprezzino il lavoro svolto e che tu possa portarci qualche altro piccolo capolavoro sulla nostra console preferita.

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